Sicurezza sul lavoro

[safety at work]

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Con l'avvento della Comunità Europea (dapprima una unione solo economica ma pian piano allargata a tutti i campi e settori sociali), si è cominciato a parlare sempre più di sicurezza sul lavoro in senso lato. Così da una raffica di direttive europee, appunto, ogni paese della Comunità ha generato una serie di normative, decreti e leggi che ben presto hanno cambiato il modo di concepire il posto di lavoro e gli atteggiamenti da assumere in esso da parte dei vari attori (datore, lavoratore, responsabili, ecc). In Italia poi, in cui vigevano pochissime leggi in materia (anche se di tutto rispetto) ciò ha rivoluzionato non solo il parco legislativo ma soprattutto le mentalità e gli atteggiamenti di chi lavora, sia che si tratti di attività di ufficio che di quelle più pesanti e pericolose. Il documento cardine di questo aspetto in Italia fu il Decreto Legislativo n. 626 del 19 settembre 1994 che andò a regolare, dal giorno in cui fu adottato, tutto l'aspetto del mondo lavorativo: dal luogo fisico in cui si opera agli aspetti della prevenzione; dall'uso corretto delle attrezzature alla protezione dai vari rischi; dall'assistenza sanitaria alle responsabilità, formazione ed informazione dei lavoratori. Relativamente ai cantieri edili (tema più vicino a noi architetti) seguì di lì a poco il Decreto Legislativo n. 494 del 14 agosto 1996 che andò (non subito però causa la dura mentalità dell'ambiente cantieristico nazionale) a rinnovare e di parecchio un settore che ristagnava su leggi e normative valide ma vecchie di quasi cinquanta anni. Con queste nuove normative (la 626 e la 494), seguite a ruota da una valanga forse anche eccessiva di altre leggi e decreti, sono comparse delle nuove figure professionali legate proprio alla sicurezza sul lavoro e più specificatamente alla cura dei piani e dei documenti pro-sicurezza. Tali figure naturalmente dovevano rispondere a specifici requisiti di legge, quali abilitazioni e quant'altro, che andavano così a qualificare e garantire l'operato programmatorio, progettuale e vigilante dello stesso tecnico in questione.

Per tutte queste ragioni però la necessità di fare ordine e completezza nella disciplina divenne sempre più forte fino a giungere alla redazione di un Testo Unico sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, tanto atteso quanto agoniato e spesso, ancora oggi, criticato, a torto o a ragione, per la sua complessità.

Parliamo del vigente D.Lgs n. 81 del 9 aprile 2008, integrato e corretto subito dopo dal D.Lgs. 106 del 3 agosto 2009.

 

La sicurezza sui luoghi di lavoro

(D.Lgs. 81/08 art. 26, ex D. Lgs. 626/94)

Per ogni attività lavorativa nell'ambito aziendale in senso lato (ufficio privato, ufficio pubblico, attività commerciale, bottega artigianale, studio professionale, ecc.) il T.U. 81/08 impone il rispetto di una serie di direttive sulla sicurezza ed indicazioni che richiedono, a seconda dei casi specifici, determinati provvedimenti. Tali aspetti riguardano in particolar modo da vicino il datore di lavoro che, non riuscendo sempre a destreggiarsi da solo negli ambiti tecnici specifici della materia, si affida ad altre figure professionali, in primis al Responsabile per il Servizio di Prevenzione e Protezione (figura anch'essa introdotta dall'ex D.Lgs. 626/94), che altri non è che un tecnico abilitato a tal fine, interno alla stessa azienda o esterno.

Il sottoscritto Arch. Marco Di Lorenzo grazie al proprio titolo di studio universitario ed ai corsi specifici di aggiornamento possiede i requisiti per operare nell'ambito del Servizio di Prevenzione e Protezione come Assistente (ASPP), ruolo tra l'altro già più volte ricoperto con varie imprese operanti negli ambiti cantieristici edili.

 

La sicurezza sui cantieri temporanei o mobili

(D.Lgs. 81/08 Titolo IV, ex D. Lgs. 494/96)

Il discorso della sicurezza diventa ancor più complesso quando il luogo di lavoro è rappresentato da un cantiere (edilizia, lavori stradali, lavori forestali, grandi eventi pubblici, ecc.). Infatti in questi casi il D.Lgs. 81/08, riprendendo il superato D.Lgs. 494/96, impone una serie interminabile di regole e documenti che solo un tecnico abilitato e formato in materia può riuscire ad organizzare e "coordinare". La nuova figura professionale nata specificatamente con la 494 è quella del Coordinatore per la sicurezza, a sua volta distinto in due fasi differenti e cioè in quella di Progettazione ed in quella di Esecuzione.

Il sottoscritto possiede tale riconoscimento avendo conseguito nell'anno 2001 il Diploma come "Coordinatore in materia di sicurezza e salute nei cantieri temporanei o mobili" con il corso di formazione da 120 ore (come previsto dalla legge per l'idoneità iniziale) ed avvendo altresì provveduto all'aggiornamento al nuovo T.U. entro i termini stabiliti dalla stessa norma (40 ore effettuate entro l'aprile del 2013).

Una prima esperienza in un cantiere molto difficile nel territorio di Termoli, con incarico sia di Coord. per la Sic. in fase di Progettazione che di Coord. per la Sic. in fase di Esecuzione, ed altri incarichi come assistente al Coordinatore in grandi cantieri di edilizia industriale sono il mio miglior biglietto da visita relativamente a tale ruolo.

 

I softwares per la sicurezza

Il mio Studio è in possesso di software professionali specifici che consentono un veloce e più chiaro trattamento del problema eventualmente affidatogli. Per i cantieri edili (nuove edificazioni, ristrutturazioni, restauri, manutenzioni, ecc.), per quelli stradali o quelli forestali, il mio Studio è titolare della licenza d'uso di uno dei più noti software gestionale in materia d'Italia, ovvero del Certus della Acca Software. Un potente programma che organizza sia i Piani di Sicurezza e Coordinamento (quelli richiesti al Committente), sia i Piani Operativi di Sicurezza (quelli richiesti alle Imprese che operano nei cantieri), gestisce i Fascicoli di manutenzione e quelli relativi al problema del rumore. Inoltre la versione da me posseduta è aggiornata al nuovo T.U. del 2008 garantendo, quindi, la massima rispondenza alle normative vigenti in materia sui Requisiti minimi nei piani di sicurezza.